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18/12/2024
In occasione del centenario dell’avvento del fascismo la Fondazione Gramsci di Puglia ha ritenuto diassumere l’insieme dei risultati della storiografia politica di quel periodo come punto di partenza per una riflessione di più lungo periodo, la conclusione del quale può essere individuata nell’ avvento del fascismo e nella costruzione di un sistema politico autoritario e di massa. In questa prospettiva la ricerca andrà condotta attraverso un’analisi dei modi in cui si è strutturata l’ economia la societàe la cultura pugliese nel periodo compreso tra la crisi politica di fine Ottocento, la riorganizzazione giolittiana, la guerra e la riorganizzazione dell’ economia e della società nel dopoguerra in un ambitoregionale che per effetto delle trasformazioni che soprattutto in quei decenni si sono verificate, si è caratterizzato per un connotato pluricentrico e un protagonismo urbano, oltre che rurale, che ha influito sulla specificità della Puglia all’ interno del Mezzogiorno e per molti aspetti su caratteristichee modalità di sviluppi dei soggetti sociali ( presenza operaia, dagli operai dell’Arsenale Militare e deiCantieri Tosi tarantini alle tabacchine del Salento, ceto medio di proprietari e fittavoli accanto alla grande proprietà agraria del Tavoliere e della piana salentina, bracciantato agricolo), forme di rappresentanza partitica e sindacale, percorsi di vita politica culturale, processi di secolarizzazione e di intreccio tra modernità religione e politica nelle città e nelle campagne.
In questa prospettiva la Fondazione Gramsci di Puglia intende avviare una fase di riflessione lungo articolata su percorsi sia di ricerca, di didattica, di comunicazione.
1) Sviluppare e approfondire gli studi sulle trasformazioni dell’economia e della società pugliese nel primo ventennio del novecento, dedicando particolare attenzione alle vicende politiche e sindacali, sia alle espressioni culturali e religiose che hanno accompagnato e connotato la stessa storia sociale e politica della regione (non solo la storia dei partiti, ma anche quella del mondo cultuale popolare, della stessa chiesa e dei suoi rapporti con il mondo politico. Modernità violenza e politica nella Puglia dei primi decenni del Novecento potrebbe essere intitolato l’ambito del primo percorso di ricerca
2) In parallelo andranno affrontate gli sviluppi delle culture politiche e delle vicende culturali più in generale che hanno inciso sulla vita politica e intellettuale della regione, da quella liberale a quella nazionalista (si pensi ai caratteri del liberal nazionalismo salandrino) a quellacattolica (si pensi ad una figura come Giovanni Modugno), a quella cattolica e a quelle di ispirazione socialista e comunista tra guerra e dopoguerra. L’ iniziativa assume in tal modo i caratteri di una ricerca sulla storia degli intellettuali pugliesi in decenni importanti del Novecento, nei quali per la prima volta e per effetto della ridefinizione degli equilibri internazionali, politici ed economici, successivi al conflitto mondiale, e del prorompere per effetto della rivoluzione del ’17 di istanze e sollecitazioni internazionaliste, la percezione di logiche di interdipendenza e di indebolimento dello stato-nazione, alimentano in forme diverse riflussi identitari e aspirazioni democratiche sovranazionali.
3) Laboratori didattici sono stati realizzati nelle scuole, finalizzati sia all’approfondimento di particolari biografie, sia alla ricostruzione del contesto storico, culturale, sociale, musicale.
4) Particolare attenzione è stata dedicata al recupero e alla comunicazione di immagini, manifesti,fonti iconografiche, fotografie, film al fine di realizzare un documentario e produrre il restauro di un film.
5) Il progetto di ricerca si è sviluppato grazie alla consulenza scientifica della Fondazione Gramsci Onlus partecipando in parallelo sia con i lavori avviati dal Centro Interuniversitario di ricerca per gli studi gramsciani sul Intellettuali e Fascismo in Italia e con quelli promossi dal progetto sul centenario del PCI in Puglia. Inoltre, per massimizzare e socializzare i risultati, il progetto si manterrà sempre in stretto rapporto di collaborazione e coorganizzazione con altri progetti affini sia promossi dalla Regione Puglia, sia promossi da altri enti e istituzioni italiane come il Dams Lecce, l’Università di Foggia e internazionali come l’Archivio del Cinema Albanese, l’Istituto di Cultura italiano a Tirana, il Museo Cotroceni di Bucarest, Istituto di studi storici del Centro di ricerche scientifiche di Capodistria.
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